Ti sei mai chiesto “chi sono veramente”? Sei davvero chi credi di essere o stai indossando una maschera quotidiana? Ogni giorno ti svegli e indossi una maschera. Lo fai senza pensarci troppo, come se fosse parte della tua pelle. Ma sei davvero chi credi di essere, o solo ciò che hai imparato a mostrare per essere accettato, amato o sopravvivere? Questa domanda non è solo filosofica, è pratica. È quella che divide una vita autentica da una recitata.
Se hai cominciato a chiederti “Chi sono veramente”, sappi che non sei il primo e non sarai nemmeno l’ultimo. Già Socrate (470 – 399 a.C.) ha ampiamente discusso il tema, così come Platone, ma anche Buddha.
- Perché devi scoprire la tua vera identità
- L’identità costruita per sopravvivere
- Il divario tra immagine pubblica e verità privata: chi sono veramente quando nessuno mi guarda?
- I segnali del falso sé: come capire chi sono veramente
- Il viaggio di ritorno a casa
- Come scoprire chi sono veramente
- Conclusioni
Perché devi scoprire la tua vera identità
Porsi le giuste domande apre a nuove opportunità. La tua maschera quotidiana potrebbe averti portato fuori strada nella vita; pertanto, trovare una giusta risposta è tuo dovere. Essere in grado di risolvere il quesito “chi sono veramente” ti offre l’opportunità di riscrivere una vita autentica, fatta di verità e non di menzogne quotidiane.
Io personalmente ho attraversato questo dilemma quando mi trovavo costretto in un’esistenza stretta, sacrificata e disallineata rispetto ai miei veri valori.
Vivevo dei momenti veramente intensi, fatti di dubbi e perplessità. Non riuscivo a capacitarmi come rimanere nel guscio che la società mi aveva costruito. Mi sentivo legato a delle catene che mi ero costruito da solo, come schiavo di un lavaggio di cervello proceduto lentamente, ma inesorabile.
È stato fondamentale l’approfondimento e la comprensione tramite la sperimentazione.
Voglio supportarti offrendoti punti di riflessione, con la speranza che anche tu riesca a smascherare te stesso.
Ti guido attraverso 5 passi che ti possono aiutare a scoprire chi sei veramente.
Puoi davvero iniziare ora a riscrivere la storia della tua vita, secondo la tua vera essenza.
L’identità costruita per sopravvivere
Fin da bambini ci adattiamo per essere accolti, impariamo a compiacere, a reprimere parti di noi che sembrano “sbagliate”. Così nasce un’identità funzionale, ma non vera. Se ti fermi un attimo e ti chiedi “Sei davvero chi credi di essere?”, potresti accorgerti che molto di ciò che ti definisce è frutto di adattamento, non di scelta. E l’adattamento, per quanto utile, non è autenticità.
In parte ciò che sei oggi è frutto di un’eredità biologica: è insito nel tuo DNA tramandato da generazioni. In parte tutto ciò è stato ereditato dall’ambiente che ti circonda.
Prova a pensare: molte delle tue convinzioni più profonde non ti appartengono. Le hai assorbite da genitori, scuola, cultura, senza mai metterle in discussione. Ma sei davvero chi credi di essere, o sei il risultato di ciò che altri hanno pensato per te? Iniziare a separare ciò che è tuo da ciò che hai ereditato è il primo passo per costruire un’identità autentica e libera.
In ogni caso, sei finito per trasformarti nella persona che vogliono che tu sia. Apprendere ciò ti permette di essere comprensivo verso la necessità di scoprire davvero chi sei e cosa vuoi, secondo il tuo libero arbitrio.
Il divario tra immagine pubblica e verità privata: chi sono veramente quando nessuno mi guarda?
Nel silenzio, quando cala la recita sociale, emergono le domande più sincere.
Chi sono veramente, quando non sto cercando di impressionare nessuno?
L’immagine che proietti nel mondo può diventare una prigione. Riconoscere questo scarto tra ciò che mostri e ciò che senti è il primo passo verso la libertà interiore.
Rabbia, frustrazione, angoscia, nascono in gran parte per disallineamenti interiori riguardo ciò che vuoi essere, rispetto a ciò che “devi” essere. Questi li devi leggere come un primo segnale: definiamoli “chiamata”.
I segnali del falso sé: come capire chi sono veramente
Insofferenza, stanchezza mentale, voglia di mollare tutto: sono altri sintomi. Spie silenziose che indicano che stai tradendo te stesso.
Se ti chiedi spesso chi sono veramente, forse è perché dentro di te qualcosa sta urlando per essere visto, riconosciuto e vissuto. E va ascoltato, prima che diventi dolore.
Dubitar di sé non è debolezza, è un atto di coraggio. Quando inizi a chiederti chi sono veramente, stai aprendo una breccia nel muro delle certezze imposte. È lì che nasce la possibilità di cambiare rotta, smettere di reagire e iniziare a scegliere davvero. Solo chi dubita può evolversi.
Il viaggio di ritorno a casa
Riscoprire chi sono veramente è come tornare a casa dopo una lunga assenza. All’inizio ti sembra tutto diverso, ma poi riconosci ogni angolo.
Le tue passioni dimenticate, i tuoi sogni taciuti, il modo in cui il tuo cuore batte quando fai qualcosa che ami. Questo è il viaggio più importante che puoi fare. Verso te stesso.
Fai un elenco dei tuoi valori, scopri ciò che davvero conta per te al silenzio della società e del contesto che ti circonda. Elimina la paura del giudizio altrui e vivi secondo le tue regole, senza dubitare delle tue capacità.
Ciò che fai deve essere in linea con i tuoi valori più profondi. Non puoi dedicare la vita ad un’attività che va contro le tue regole, che occupa la gran parte della tua vita eliminando i momenti che per te contano maggiormente.
Il cambiamento è difficile, a volte ricco di insidie, ma è necessario. Non importa che tu abbia 20, 40 o 60. È indispensabile partire da ora, il presente e aggredire il futuro, in armonia con il tuo vero essere.
Come scoprire chi sono veramente
Il viaggio di ritorno a casa comincia con la consapevolezza di dover cambiare. Personalmente ti suggerisco di modificare gli aspetti gradualmente, senza traumi che ti possano far tornare sui tuoi vecchi passi. Ti svelo come farlo:
- Scopri i tuoi valori: parti evidenziando le caratteristiche che più ti riguardano e che vorresti trovare nelle persone che ti circondano. Gentilezza, altruismo, tenacia, voglia di fare, passione, benessere, stabilità mentale. Trova tutte quelle caratteristiche che senti tue e che spesso sono quelle che vorresti vedere nelle persone che ti circondano;
- Comincia a essere quel tipo di persona: impegnati su base quotidiana ad applicare al meglio ogni singolo valore che hai riportato sul tuo elenco. Lo so bene che non sarà facile. Alcune volte ti ritroverai alla perfezione con questa nuova caratteristica, altre volte no. Probabilmente la ritenevi valida per la tua personalità, in realtà si è rivelata “scomoda”. Cambiala, non fermarti, passa oltre. Continua ad allenarti ad essere la persona autentica che vuoi essere: il tuo vero “io”;
- Inserendo questi nuovi comportamenti, che definiscono al meglio i tuoi veri valori, comincerai a notare cambiamenti nella tua vita; diventare una persona che applica i veri valori che gli appartengono, ti farà guardare con occhi nuovi alla tua vita: capirai effettivamente se il lavoro che svolgi ti appaga pienamente, se devi trovare vie alternative oppure semplicemente modificare qualche aspetto. Le persone che ti circondano se ne andranno, e ne entreranno di nuove più in linea con la tua persona. Solo così arriverai, passo dopo passo, a scoprire chi veramente sei;
- Scoprire “chi sono veramente” è un processo. Non avere fretta, ma costanza. Vedrai che passo dopo passo, giorno dopo giorno, arriverai a definirlo.
Conclusioni
La domanda “chi sono veramente” non ha una risposta immediata, ma è un viaggio di consapevolezza e riscoperta. Ogni passo che compi verso la tua autenticità ti avvicina alla libertà interiore e a una vita coerente con i tuoi valori. Non si tratta di diventare qualcun altro, ma di ritrovare te stesso sotto gli strati di abitudini, condizionamenti e paure.
Se ti stai ponendo questa domanda, sappi che sei già sulla strada giusta. Continua a camminare: la tua vera identità ti sta aspettando.
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